ADDIO PIRI


 


Sei stata la prima gattina abbandonata che ho incontrato a Val Cannuta.
Mia madre diceva che sembravi un somarello perchè eri tutta orecchie, in realtà stavi solo morendo di fame in un condominio di 30 famiglie cieche. Erano i primi di luglio del 1997. La fame ti ha fatto mangiare una scatoletta da 400 gr tutta in una volta. Mia madre diceva che poteva farti male ma io e te sapevano che un altro giorno in quel condominio e tu saresti morta di fame davvero.
Con il tempo sei diventata uno splendore. La tua pelliccia si è infittita, le tue forme si sono arrotondate ed il tuo mantello è diventato tutto bello lucido. Per tutti eri la micia più bella! Volevi ritrovare una casa ed io te l'ho data. Sei rimasta chiusa dentro il mio appartamento per un sacco di tempo, spaventata di essere ributtata in strada. Dopo mesi ti sei finalmente affacciata nel giardino ma stavi sempre in allerta. Se chiudevo le finestre andavi in panico, poi con il tempo hai capito che io non ero una bastarda come quelli che ti hanno lasciato a morire di fame in mezzo alla strada. Con il tempo hai anche ripreso fiducia e ti sei allontanata dal giardino per ritornare... incinta! Il tuo parto mi ha riempito di gioia così come far crescere insieme a te i tuoi 3 marmocchi. E' stato il più bel dono che mi hai fatto. Non avevo mai assistito ad un parto e tu hai sfornato 3 micetti nella mia camera da letto, che meraviglia!
La tua presenza in casa in questi 18 anni e mezzo passati insieme è stata sempre discreta. Non hai mai miagolato per il cibo, per le coccole, per importi. Non hai mai litigato con tutti i gatti che, per la mia vita recente da gattara, ho portato in casa. La tua eleganza e la tua grazia rimarranno sempre nel mio cuore così come il profumo di fresco che emanava dal tuo pelo... indimenticabile!

Ho tanti ricordi di tutti questi anni passati insieme... quando dispettosa andavi a passeggiare fuori della recinzione del doberman e lui iniziava ad abbaiare tutto arrabbiato, quanto ti faceva divertire! Oppure la forza che avevi nelle zampette anteriori che ti faceva restare appesa a lungo alla recinzione del giardino ad infastidire gli uccelletti posati sulla magnolia. Oppure quando uscivamo insieme il fine settimana nell'area condominiale e facevi scappare la gatta randagia Neretta.
Piccola micia graziosa non potrò dimenticarti mai. Hai rappresentato un lunghissimo periodo della mia vita. Mi dispiace che con te sparisce tutta la tua famiglia. Ora ritroverai i tuoi figli ed avrai la possibilità di avere vicino a te tua figlia Zizzi con cui hai condiviso 14 anni di vita insieme.
Mi dispiace se in questi ultimi anni non ti ho coccolato come avresti ed avrei voluto ma la malvagità di alcune persone ha fatto si che io fossi impegnata a salvare altri micetti che come te alcuni uomini sbattono in strada a morire. Non hai più potuto tascorrere le sere sulle mie gambe mentre guardavo la tv perchè tutte le notti ho dovuto portare il cibo ai gatti randagi, non hai più potuto passare tutti i fine settimana su di me mentre leggevo un libro perchè ho dovuto organizzare i banchetti per rimediare il cibo per 100 gatti che vivono in strada... Hai avuto nell'ultimo anno pochi momenti la mattina e la sera in cui, tra una pulitina al tuo nasetto ed una sottocute per la tua insufficienza renale, ti davo una carezza. Ma spero che potrai perdonarmi, credo che tu sapessi che di più non potevo proprio fare.
Ti ho amato e credo che lo hai sentito. Io il tuo amore l'ho ricevuto.
Addio piccola Piri, averti accanto per tutti questi anni è stato un grande dono.

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