I 5 + 1 SENSI DEL GATTO - TATTO, UDITO, SESTO SENSO

Ecco il secondo appuntamento con i 5 sensi del gatto! Nell’ articolo sul gusto, l’olfatto e la vista, abbiamo scoperto tantissime curiosità e particolarità dei sensi del nostro felino domestico che lo rendono un animale davvero incredibile. 
 
In questa seconda parte vedremo le straordinarie abilità tattili, uditive e sveleremo un senso che tutti i gatti possiedono…un sesto senso infallibile!
 

 

IL TATTO

Il pollice opponibile è sicuramente una grande conquista biologica per il genere umano ma i felini se la cavano abbastanza bene anche senza. Le loro zampe anteriori vengono spesso utilizzate per capire e tastare un nuovo oggetto di cui il gatto non percepisce l’odore - spesso può farlo con nuovi giocattoli ad esempio - attraverso dei colpetti fulminei a cui seguirà una zampata con tanto di unghie. Se il gatto percepirà dal tocco che l’oggetto è sicuro allora si avvicinerà per annusarlo altrimenti non vi si avvicinerà affatto per evitare qualsiasi pericolo. Questo perché le zampe del gatto - sia anteriori che posteriori - sono dotate di cuscinetti che percepiscono le vibrazioni degli oggetti e del terreno, quindi, sono anche molto utili nella pratica della caccia per captare il minimo movimento della preda dal suolo.   

Le vibrisse di Bambolotto

Ma il vero senso del tatto nei gatti risiede in particolari recettori posti sulle guance del muso, sul mento, sopra gli occhi e dietro le zampe anteriori: in questi punti strategici i gatti hanno le vibrisse più comunemente associate ai baffi. Le vibrisse sono dei peli tattili che hanno svariate funzioni a seconda del movimento o le azioni che il gatto compie:
 
  • cambiano posizione a seconda dell’umore: se il gatto ha paura le vibrisse sono spinte indietro ma se sono concentrati o interessati vengono spostate in avanti;

  • nel camminare le vibrisse vengono rivolte verso il terreno da cui captano informazioni;

  • se il gatto stringe una preda le vibrisse tendono ad avvolgerla in senso di protezione;

  • percepiscono gli spostamenti dell’aria causati dai movimenti degli oggetti nell’ambiente, perciò, il gatto avrà sempre il controllo di ciò che accade intorno a lui;

  • aiutano il gatto al buio a farlo muovere senza urtare gli oggetti che lo circondano poiché riesce a misurarne le distanze.

È per questa straordinaria caratteristica che i gatti ciechi dalla nascita - o che lo diventano - riusciranno egregiamente ad orientarsi ed anche a cacciare poiché le vibrisse, i cuscinetti, l’olfatto e l’udito saranno i loro occhi

Il senso del tatto è situato anche sulla pelle del gatto che è rericca di terminazioni nvose molto sensibili: infatti a seconda del momento, il gatto potrebbe voler ricevere infinite carezze poiché lo rimandano al ricordo primordiale del leccare della mamma innescando grandi fusa. Altre volte il gatto sarà infastidito dal sollecitare di tutte quelle terminazioni nervose, quindi, non vorrà essere coccolato. 

Il perché dei due momenti? Beh, anche i gatti hanno i loro momenti sì e quelli no, e se li conosciamo bene sappiamo che sono loro a dettare le regole delle coccole, se ne hanno bisogno verranno a cercarle altrimenti guai a toccarli!

 

L' UDITO                                         Le orecchie in ascolto di Champy

Il gatto ha un senso dell’udito sviluppatissimo: supera quello dell’uomo di 4,5 volte ed è capace di percepire frequenze sonore bassissime come lo squittio dei topi - utilissimo per la caccia - mentre per quelle alte si avvicina molto all’uomo. Le loro orecchie, perciò, riescono a sentire suoni anche molto flebili ad una distanza notevole riuscendo a captare e filtrare quelli che più gli interessano. La particolare forma e composizione permette all’orecchio del gatto di ruotare fino a 180° e distinguere suoni che provengono da più direzioni contemporaneamente ad una bassa frequenza anche mentre il gatto dorme facendo spostare le orecchie verso lati opposti indipendentemente. 

Il motivo di questa capacità è la particolare conformazione che possiede il gatto di due bolle timpaniche ovvero il rigonfiamento dell’osso del timpano che funzionano come camere risonanti. Se un gatto nascesse o diventasse sordo potrebbe sopperire questo deficit attraverso l’utilizzo degli altri sensi ma rispetto alla cecità avrebbe qualche problema in più poiché non potrebbe sopravvivere in situazioni di pericolo come la strada. 

Il movimento delle orecchie del gatto esprime anche dei suoi stati d’animo:

  • normalmente sono alte e dritte in situazioni tranquille;

  • se il gatto è arrabbiato o sta soffiando a qualcosa tenderà ad abbassarle;

  • nei momenti di caccia o di gioco le orecchie vengono spostate in tutte le direzioni e soprattutto indietro per captare tutti i suoni e rispondere agli attacchi giocosi.

L’ultima spettacolare funzione che risiede nell’orecchio dei gatti è la capacità di cadere sempre sulle zampe e di fornirne l’equilibrio. All’interno dell’orecchio vi è l’organo vestibolare che tramite strutture particolari riesce a trasmettere al cervello informazioni riguardanti la posizione del gatto in modo tridimensionale. Se il gatto salta, cade o compie acrobazie, l’organo vestibolare si attiva e indirizza il suo corpo - grazie anche all’utilizzo della coda - in una posizione pronta per l’atterraggio al suolo permettendogli di girarsi anche a mezz’aria per riprendere l’equilibrio

L'udito come vista, olfatto, tatto e gusto rendono il gatto un animale dai super poteri invidiabili.

Ma le sue abilità non finiscono qui.

 

IL SESTO SENSO

 
Grigetto

Non parliamo di sensi paranormali ma chiunque possegga un gatto si sarà accorto che manifesta grandi capacità che vanno al di là dei 5 sensi. Sicuramente la combinazione dei suoi sensi lo rendono un animale estremamente acuto, percettivo e sorprendente ma i gatti riescono ad essere ancora di più:

  • avvertono pericoli: è dimostrato che i gatti, grazie ai loro organi sensoriali, riescano a percepire terremoti, cambi meteorologici, l’arrivo di qualcuno, gli spostamenti impercettibili delle cose molto prima dell’uomo;

  • riescono ad immagazzinare la routine del nostro tempo e quindi impareranno gli orari della pappa, del nostro rientro a casa o della sveglia;

  • riescono ad orientarsi nello spazio attraverso una specie di bussola interiore. Questa, è determinata dagli ambienti osservati e dalla luce del sole, in modo tale da permettergli di riconoscere i luoghi che frequenta e di ricordarsene. Questa abilità permette ad un gatto smarrito di ritrovare la strada di casa anche dopo molto tempo grazie al senso dell’orientamento aiutato dall’olfatto. 

     

Molti saranno d’accordo nell'attribuire al gatto anche altri sensi più particolari come la capacità empatica di sentire i nostri stati d’animo, ebbene i gatti sicuramente percepiscono le variazioni del nostro cuore e possono contribuire a migliorare l’umore nei momenti di stress e di panico. 

Solo chi possiede un gatto sa quanto questi animali siano speciali e particolari e ne riconoscerà la bellezza e la straordinarietà non solo per i loro 5 sensi.

 

Conoscevi le funzioni dei sensi del gatto? Il tuo gatto possiede un sesto senso che lo rende unico? Faccelo sapere in un commento!

 

 

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